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Giornalisti sotto stress: il caso Italia sotto la lente del Congresso europeo di Psicologia del lavoro

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PRAGA – La natura del lavoro è in continua evoluzione a causa dei progressi tecnologici, del mutamento dei valori sociali e delle nuove esigenze organizzative.

È all’interno di questo quadro che il 23 maggio a Praga, Repubblica Ceca, nel corso del Congresso del EAWOP (Associazione Europea di Psicologia del Lavoro), è stato presentato a esperti provenienti da 51 Paesi lo studio scientifico sullo Stress Lavoro Correlato dei giornalisti in Italia.

Uno studio scientifico che ha visto la partecipazione di quasi 2.000 giornalisti, frutto della collaborarazione tra l’Osservatorio permanente Salute e Sicurezza di Casagit (composto da Andrea Artizzu, Giorgio Pacifici e Tiziana Sapienza), il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi italiano (CNOP) in particolare il progessor Guido Sarchielli e il dottor Pietro Bussotti, e con il prezioso apporto del dottor Sergio Sangiorgi.

Uno studio, frutto di 3 anni di lavoro con focus group in tutta Italia, interviste e questionari on line che ha evidenziato le criticità legate alla professione del giornalista, caratterizzata da elevate richieste cognitive ed emotive, scadenze serrate e aggiornamenti costanti, fattori di stress che possono compromettere il benessere mentale e fisico.

Le conclusioni che sono state esposte nel congresso del EAWOP (principale organizzazione professionale per psicologi industriali e organizzativi in ​​Europa) sono condivise: affrontare i rischi psicosociali nel giornalismo è fondamentale per promuovere una professione più sana soprattutto considerando il suo ruolo cruciale nella società.