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Addio a Lucio Zampino, primo fiduciario del Molise

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di Mauro Carafa

È stato il primo fiduciario del Molise e della nascente Associazione della Stampa era uno dei pilastri, sempre disponibile anche per ‘’compiti’ oscuri.

Lucio Zampino se ne è andato in una notte di ottobre, dopo una malattia che solo negli ultimi tempi lo aveva spento, lui che era un vero combattente, un uomo di cuore e di azione.

Lo piangono molti nel suo paese di origine, Montagano, in una regione spesso ai margini della grande Storia ma che lui aveva contribuito a rafforzare con i suoi racconti e il suo lavoro giornalistico. Un Molise che aveva dovuto abbandonare tanti anni fa. 

Zampino aveva mosso i primi passi nel giornalismo prima a Milano poi in Sud America, dove si occupava di temi internazionali, era particolarmente legato all’Argentina (collaborò anche al quotidiano El Clarin); poi, tornato in Italia, lavorò a Telemolise e all’ufficio Stampa della Regione.

Appassionato di sport, e soprattutto di sci, fu tra gli inviati della Gazzetta dello Sport ai tempi della Valanga Azzurra, il periodo d’oro dello sci alpino italiano. In Rai, alla TGR Molise, dove divenne caposervizio, è ricordato come un professionista instancabile e rigoroso.

In Casagit lo si ricorda anche per la sua passione per la fotografia: i suoi scatti durante le Assemblee e nei momenti di convivialità sono rimasti come ricordo della sua genuina giovialità. A dicembre avrebbe compiuto 90 anni.