La nuova mutua Casagit Salute

e le prossime sfide per il welfare dei giornalisti

Tempo di lettura: 3 minuti

Condividi su:

Confronto sul mercato, risorse e nuovi iscritti. Il futuro “aperto” della Società nazionale di Mutuo Soccorso Casagit Salute non potrà prescindere da forme di copertura, anche minime, per una platea sempre più ampia di giornalisti. Occasione del dibattito: un corso di formazione che si è tenuto sabato 8 febbraio a Salerno.

9 febbraio 2020 – Si è parlato di Casagit e, soprattutto delle nuove sfide che l’attendono sul mercato del terzo settore con cui dovrà confrontarsi, dopo il completamento del processo di trasformazione da associazione non riconosciuta a mutua con personalità giuridica. L’occasione è stata offerta dal corso deontologico di formazione professionale dei giornalisti, che si è tenuto nel Salone dei Marmi di Palazzo di Città a Salerno. L’incontro, organizzato dalla Consulta regionale della Campania – sotto l’egida dell’Ordine dei giornalisti – si è focalizzato su temi di attualità: “Quale futuro per informazione e welfare dei giornalisti: dalle regole deontologiche che disciplinano la professione alle nuove sfide che attendono la categoria e la Casagit”.

Tra i relatori, anche il presidente di Casagit Salute Daniele Cerrato. “Dieci anni fa, quando è iniziato il mio primo mandato, era inimmaginabile pensare che la nostra Cassa potesse aprirsi all’esterno, accogliere altre categorie professionali”, ha detto Cerrato. “Ma il nostro mondo è cambiato radicalmente e ci siamo dovuti adeguare, senza perdere la nostra autonomia gestionale, per fronteggiare la crisi di sistema del settore e per garantire un futuro all’ente. Ci siamo così dati una forma giuridica, che unita alla nostra collaudata struttura e alla ramificata rete di convenzioni su tutto il territorio nazionale, ci permetterà di affrontare l’ulteriore step: confrontarci, alla pari con le altre mutue, sul mercato e calamitare nuove risorse e nuovi iscritti”.

Ma il presidente di Casagit Salute, nel commosso ricordo di una giovane giornalista precaria salernitana – Marta Naddei – scomparsa tragicamente senza aver avuto mai alcuna forma di tutela contrattuale, ha tenuto a ribadire quella che resta la “mission” principale dell’ente: garantire forme alternative di copertura Casagit, anche minime, ad una platea sempre più allargata di giornalisti. “Dopo esserci inventati i nuovi profili, la Card Open e W-IN dobbiamo lavorare in sinergie con gli altri enti di categoria per studiare altre vie percorribili per includere anche questi colleghi più svantaggiati”, ha sottolineato Cerrato.

Al corso di formazione è intervenuto anche il presidente del consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna, che ha difeso la figura del giornalista come ultima “sentinella” di una corretta informazione, a fronte del proliferare di fake news incontrollate, ha messo al bando le rassegne stampa “pirata”, che inondano smartphone e pc, cannibalizzando i giornali cartacei in crisi sempre più profonda e ha indicato il “modello Casagit” come quello da seguire come esempio anche da parte degli altri enti di categoria.

Al corso di aggiornamento professionale sono intervenuti anche il presidente dell’Odg Campania Ottavio Lucarelli e il fiduciario Casagit della Campania Enrico Scapaticci.