Roma, addio a Francesca Caratelli.
Il grazie di Casagit Salute

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di Mario Antolini

In soli tre mesi, il 2 marzo un male malvagio ha portato via Francesca Caratelli, delegata alla Assemblea Nazionale Casagit. Nata nel 1955, Francesca Caratelli ha trascorso tutta la sua vita lavorativa presso gli uffici sindacali a diretto contatto con i giornalisti. Assunta a gennaio 1976 presso Associazione Stampa Romana, le fu subito assegnata la responsabilità dell’ufficio della Consulta Inpgi, ma ben presto allargò il suo impegno anche alle problematiche Casagit, con la qualifica di vicedirettore responsabile delle Consulte degli enti di categoria. Per la elevata capacità e competenza professionale, Francesca Caratelli è stata un punto fermo nella Consulta Casagit, fino al suo pensionamento nel giugno 2018. Dopo 42 anni di lavoro a piazza della Torretta, decise di continuare ancora il suo impegno in Casagit candidandosi alle elezioni del 2021 e risultando eletta in Assemblea Nazionale quale rappresentante dei soci ad adesione individuale.

Signora di forte empatia personale, di grande capacità nei rapporti umani, Francesca Caratelli riceveva sempre un generale e convinto apprezzamento, anche quando – nella sua rigorosa attenzione a regole e procedure – opponeva un cortese ma fermo no a richieste non giustificate. Una sensibilità sempre vigile e sorridente ne faceva un punto di riferimento certo e rassicurante per i giornalisti, che sapevano o scoprivano di potersi affidare a lei nei momenti di grande difficoltà per ricevere indicazioni tecniche puntuali, ma anche e soprattutto partecipazione personale, vicinanza e sostegno umano.

Associazione Stampa Romana è debitrice a Francesca Caratelli, la Consulta Casagit è debitrice a Francesca Caratelli, la comunità dei giornalisti romani è debitrice a Francesca Caratelli. Sono debiti, questi, che non possono essere saldati. Ma sono debiti, questi, che restano scolpiti per sempre nella memoria.