Salute e giornalismo di qualità.

Casagit a Napoli per Mimmo Ferrara

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Sesta edizione del premio intitolato al presidente che ha guidato per dieci anni la società di mutuo soccorso. Cerimonia al Maschio Angioino tra memoria, presente e futuro

Nel ricordo indelebile di Mimmo Ferrara, che ha guidato per dieci anni Casagit come presidente, il Maschio Angioino di Napoli ha ospitato la sesta edizione del premio nazionale dedicato al giornalista napoletano per volontà dei suoi familiari. Hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, il fiduciario regionale di Casagit Salute e il redattore capo centrale del quotidiano Il Mattino Vittorio Del Tufo.

Nel corso dell’incontro è intervenuto il consigliere di gestione di Fondazione Casagit Giuseppe Caporaso. “Sulla scia del lavoro lungimirante svolto per anni da Mimmo Ferrara – ha sottolineato Caporaso – Casagit Salute sta guardando sempre con la massima attenzione al mondo del giornalismo e ai suoi cambiamenti in atto, ma allo stesso tempo ha lanciato una sfida sul fronte della commercializzazione per poter coinvolgere anche soggetti esterni attraverso i piani sanitari aperti”.

Sempre Caporaso ha evidenziato come nel 2024 saranno promosse importanti iniziative per celebrare i cinquanta anni di vita di Casagit e alla cui organizzazione sovrintenderà Fondazione Casagit.

“Sarà sicuramente l’occasione – ha detto Caporaso – per evidenziare il lavoro svolto con tenacia e passione da Mimmo Ferrara a favore della Casagit per la gioia della famiglia, ma anche per l’orgoglio di tutti i giornalisti soprattutto quelli campani”.

Nel corso dell’incontro è stato consegnato un premio alla carriera a Francesca Leosini.

Sabato Angieri, con un servizio televisivo realizzato da Odessa durante le prime settimane di guerra in Ucraina, ha vinto la sesta edizione del premio intitolato allo storico presidente di Casagit. Secondo posto per Francesco Ferrigno con un’inchiesta in due puntate sulla necessità di un sistema di protezione contro la propaganda russa.

Una menzione speciale della giuria è stata assegnata a Giorgia Verna, praticante, che ha pubblicato l’articolo “Il computer mi ha rubato il lavoro” su Zeta, testata del Master in giornalismo della Luiss Guido Carli di Roma.