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Giornalisti pensionati e Casagit Salute: un impegno condiviso per la tutela sociosanitaria

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di Giulia Alterini

Il 4 dicembre si è svolto a Roma, nella Sala Walter Tobagi della Federazione nazionale della stampa italiana, il corso di formazione promosso dall’Unione nazionale giornalisti pensionati insieme a Fnsi, Inps, Inpgi e Casagit Salute dal titolo “Invalidità e disabilità dei giornalisti attivi e pensionati e dei loro familiari, malattie extraprofessionali, assistenza sociosanitaria e prevenzione, lotta alle discriminazioni giornalistiche legate alla salute”.

L’iniziativa ha raccolto un’ampia partecipazione, offrendo un confronto articolato sui temi della tutela sociosanitaria dei giornalisti, attivi e pensionati, e dei loro familiari. Il corso ha posto le basi per riflessioni concrete sulle tutele da rafforzare, sulla qualità dell’assistenza e sulla necessità di un’informazione responsabile, accurata e inclusiva, capace di rispettare la complessità e la dignità delle fragilità.

Un tema centrale è stato quello della deontologia dell’informazione sanitaria, richiamato in diversi interventi.
Salvatore Santagelo, dirigente dell’Inps, Guido D’Ubaldo, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, e Maurizio Di Schino, componente della Giunta Fnsi, hanno sottolineato quanto sia fondamentale che il giornalismo migliori la qualità dell’informazione legata alla disabilità, all’invalidità e ai temi della salute, contribuendo così a contrastare stereotipi e discriminazioni.

Sul piano normativo, Filippo Bonanni, direttore centrale Salute e prestazioni di invalidità dell’Inps, ha ricordato come la riforma della disabilità e quella dedicata alle persone anziane rappresentino una trasformazione sociale profonda: “Si passa da un sistema che misurava ciò che una persona non può fare a un modello che valorizza ciò che una persona può fare. La persona disabile è finalmente messa al centro”.

Nel suo intervento, il presidente di Casagit Salute, Gianfranco Giuliani, ha evidenziato la necessità di costruire un sistema di protezione adeguato all’evoluzione demografica della comunità giornalistica. Casagit Salute è oggi una realtà composta da oltre 54.000 persone, tra cui 8.798 pensionati, con un’età media superiore ai sessant’anni. Di questi, 1.930 hanno più di 80 anni, pari al 21,9% dei pensionati: un dato che richiama con forza l’urgenza di risposte nuove, integrate e solidali.

La Mutua affronta i temi della non autosufficienza, della fragilità e della disabilità con strumenti di valutazione basati sulle Activities of Daily Living (ADL), che misurano il grado di autonomia nelle attività fondamentali della vita quotidiana. Questo approccio consente di individuare i bisogni reali delle persone e attivare forme di sostegno mirate.

Attualmente Casagit Salute assiste oltre 700 persone in condizione di non autosufficienza permanente, erogando un contributo mensile di 500 euro. Inoltre, gli interventi dedicati alla non autosufficienza temporanea si concretizzano in contributi per un valore di 25.000 euro ogni anno, attivati quando la perdita di autonomia non è permanente.

Accanto a questo lavoro, Casagit Salute interviene nei casi di ricovero in residenze sanitarie assistenziali (RSA), con un contributo che aiuta a ridurre un onere spesso significativo per le famiglie. Nel corso dell’anno, 88 persone sono state sostenute attraverso questo strumento, di cui 71 pensionati.


Un’attenzione particolare è rivolta anche ai malati terminali, grazie a un sostegno economico specifico per l’assistenza domiciliare o per periodi di intensità assistenziale, prestazione attivata mediamente in due casi l’anno, soprattutto in persone over 70.

A queste tutele si aggiunge un servizio sempre più richiesto: l’assistenza socio-sanitaria con tutoring dedicato, un accompagnamento personalizzato che offre orientamento, supporto e una gamma di servizi pensati per aiutare i soci e le famiglie nei momenti più complessi di gestione della fragilità.

Giuliani ha ricordato anche l’importanza della prevenzione, definendola parte essenziale dell’identità mutualistica: promuovere stili di vita sani e pratiche di autotutela significa ridurre il rischio di fragilità future e supportare la qualità della vita a lungo termine.

Tutte queste attività testimoniano l’impegno della Mutua nel costruire una risposta comunitaria e sociale, che non si limita al rimborso delle prestazioni, ma si traduce in una presenza concreta e vicina nei momenti di maggiore vulnerabilità.


Ha dichiarato Giuliani: “La nostra missione è accompagnare i soci in ogni fase della vita, soprattutto quando aumenta la fragilità. Il nostro modello mette la persona al centro: prevenzione, assistenza e sostegno alla non autosufficienza non sono slogan, ma impegni concreti. Casagit Salute vuole restare un punto di riferimento vicino e affidabile per tutta la comunità giornalistica”.

Il dibattito è stato ulteriormente arricchito dagli interventi di Raffaele Migliorini, Coordinatore Generale medico-legale dell’INPS, con un approfondimento sulle patologie più diffuse, da Paola Spadari, segretaria del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, dal presidente dell’Inpgi Roberto Ginex e dalla direttrice generale Mimma Iorio.


È stato ricordato come le persone con disabilità rappresentino la più grande minoranza sociale in Italia, circa 13 milioni di cittadini, e come sia necessario garantire inclusione, tutela e rispetto, anche attraverso un uso corretto e consapevole del linguaggio giornalistico.